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I Visitatori senza faccia (1 parte)

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Approfittando di tutto quel trambusto, alcune Presenze riuscirono ad avvicinarsi a noi. Ma questo mi permise di osservarli, registrare le loro frequenze e rintracciarli tutte le volte che desideravo. Avvicinarsi troppo significa portarsi con sé un’arma a doppio taglio, perché se il predatore fa visita ad un altro predatore la sua vittoria non è mai garantita. Presentarsi dal vivo in camera mia significava darmi in mano le prove della loro presenza, quasi come se mi avessero consegnato i loro documenti d’identità. Ecco perché andando avanti con il tempo, alieni, scienziati, militari e altri enti governativi stanno optando per osservarmi a distanza remota attraverso videocamere e tecnologie avanzatissime, ma sempre meno rischiano di avvicinarsi fisicamente perché consapevoli che posso sfruttare la loro presenza a mio vantaggio. Seppure increduli all’inizio, hanno appreso nel tempo che presentarsi a me fisicamente portava molti più benefici a me, che a loro, in quanto era come consegnarmi tutti i loro dati in mano. Non era molto furbo da parte loro, ma naturalmente per me andava benissimo. Questo perché io sono capace di sfruttare quelle informazioni, ma è chiaro che su qualunque altra persona le regole non sono le stesse… gli altri indicano un aereo in cielo e dicono “eccolo, è un ufo!” poi indicano un ufo in cielo e dicono “è ovvio che quella sia una stella!” e poi finisce lì. Su chiunque altro gli alieni agiscono in maniera diversa perché gli altri non vedono e non reagiscono; io vedo e reagisco. Nessuno (al di fuori di coloro che fra i miei studenti seguono attivamente il mio Percorso di Pratica e che eseguono le mie consegne) si sognerebbe mai di attaccare quell’ufo, tanto più perché gli altri neanche sono capaci di riconoscerlo. Chi invece segue il mio Percorso ha imparato che l’ufo si può e si deve attaccare. La verità è che se quelle Presenze non si fossero avvicinate a me in quel trambusto di loro spontanea volontà, avrei ignorato ancora per diverso tempo l’esistenza di quei precisissimi scienziati, militari, medici e alieni, perché avevo molti “contrattempi” e probabilmente avrei dato maggiore attenzione ad essi; ossia ai Pleiadiani precedenti oltre che ai vari problemi quotidiani che stavano accadendo nella maniera più assurda. Ma grazie all’errore che hanno commesso, ossia essere troppo sfrontati nel voler entrare in casa mia e di Alexander pur sapendo che entrambi eravamo vedenti Psichici, ci hanno permesso di conoscere la loro esistenza prima del tempo. Tornando invece ai due alieni grossi color argento metallizzato, dopo la loro visita praticammo subito per scoprire chi fossero, da dove venissero e cosa stessero facendo. Innanzitutto furono mandati dagli Scienziati per tentare di rapirci, ma il metodo di rapimento era cambiato o meglio, era completamente diverso da quello che veniva utilizzato dagli alieni del passato, tenendo conto che si trattava di razze diverse e pertanto utilizzavano tecnologie differenti. Bisogna sempre tenere a mente che se tutti loro si chiamano “alieni” non significa che siano tutti uguali e che possiedano le stesse identiche tecnologie e strategie di rapimento oppure che lavorino tutti rispettando i medesimi ritmi o metodi. Ognuno lavora a modo suo perciò anche se certi eventi si somigliano, possono cambiare gli obiettivi quindi gli scopi finali di ogni gruppo di lavoro, come possono cambiare i metodi che utilizzano per ottenerli. Per esempio una razza potrebbe desiderare di abbattere gli umani e per farlo mira a far ammalare il loro corpo fisico; un’altra razza mira a sottomettere gli umani – che è diverso dal volerli uccidere – ma per farlo tenta di agire direttamente sulle loro Coscienze distruggendole senza toccare il corpo (che è anche peggio). Ci sono alieni che agiscono sia contro i Bot che contro le Anime ad equale misura; altri invece mirano alle Anime ma per riuscire ad avvicinarsi ad esse sfruttano i Bot come “passaggi segreti”. In altre parole non bisogna Mai credere di sapere tutto, o di conoscere le risposte su qualsiasi evento accada nella propria vita solo perché si conosce la risposta di una singola domanda; ma è fondamentale analizzare ogni volta i singoli eventi affinché si scoprano le differenze e si riconoscano le vere cause, i veri mittenti e le vere ragioni di tutto ciò che accade. 

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Mai dare nulla per scontato, è la regola; anche perché le risposte potrebbero sorprenderti. Seppure quegli alieni sembrassero non c’entrare nulla con gli Scienziati in quanto l’aspetto era completamente diverso e parevano due categorie di nemici separati, in realtà facevano tutti parte della stessa squadra. Quelle due Presenze che ci avevano fatto visita non erano proprio definibili alieni bensì erano due Esseri, che definirei Entità se non fosse che avevano un forte impatto sulla Dimensione fisica in quanto loro stessi erano capaci di “addensarsi” e diventare “fisici” a seconda del loro volere. Ciò che mi metteva confusione era la vicinanza fra l’essere Entità e l’essere Alieni. C’era qualcosa che mi sfuggiva e ovviamente avevo tutte le intenzioni di scoprirlo. Erano Alieni eppure si presentavano da Entità. Oppure erano Entità che si presentavano da Alieni? Dovevo scoprirlo, quindi praticai a fondo per conoscere quante più informazioni possibili. Ma mentre praticavo per scoprire sul loro conto capii che mi stavo concentrando sul loro aspetto, ma non sulla Dimensione che stavano utilizzando. Era lì la risposta! Tutte le risposte iniziarono ad arrivare quando cambiai obiettivo e iniziai a concentrarmi sul loro metodo di spostarsi da una Dimensione all’altra. Scoprii che quelle due Presenze erano capaci di cambiare materia, quindi decidere se essere energetiche come le Entità oppure fisiche come gli Alieni. Gli bastava spostarsi di Dimensione, poiché gli Scienziati erano riusciti ad unire le due Dimensioni e passare da una all’altra con estrema semplicità. Il punto è che entrambe le Dimensioni erano fisiche. Questi due Esseri erano Alieni, molto forti, che riuscivano a diventare “energetici” e quindi smettere di essere fisici – sul nostro piano materiale – tutte le volte che desideravano. Essi lavoravano assieme agli Scienziati, militari e tutta l’organizzazione che si stava preparando ad un evento importantissimo. Quell’evento era stato preparato per l’anno 2017, ma i loro piani andarono totalmente in frantumi a causa degli attacchi che arrivarono dal passato verso il futuro, così dovettero rimandarlo, rimodulando i piani per il 2020. Oltre a quelle Presenze ci facevano visita numerosi umani, a volte erano militari, altre volte erano medici, sia donne che uomini di solito dai 40 anni in su. Era raro incontrare dei giovani. A volte ci si aspetta che siano i giovani ad essere più manipolabili e quindi a cadere in simili trappole oscure, per esempio a lavorare per le organizzazioni oscure; invece praticando ti rendi conto che i peggiori sono quasi sempre ultra 40enni perché non sono semplicemente ragazzini che sono stati manipolati, ma sono persone che sanno perfettamente di stare compiendo azioni spregevoli e lo fanno coscientemente. Stiamo parlando di persone meschine che pur di fare soldi compirebbero le azioni peggiori. Quelle due Presenze facevano parte della stessa organizzazione e venivano spediti dagli Scienziati per svolgere esperimenti su di noi. Più li osservavo e più mi rendevo conto che c’era ancora tanto da scoprire sul “mondo sotterraneo” ossia su tutti quegli umani che lavoravano per il Governo da sotto i nostri piedi. Ciò che non mi tornava era la ragione per cui medici e militari venivano a svolgere lavori così “bassi” come l’inserimento dei chip nelle vittime durante le visite notturne, piuttosto che inviare i Grigi operai oppure altre persone che seppure del loro team si trovassero ad un livello gerarchico più basso. Di solito l’inserimento dei chip è un ruolo che appartiene agli operai, non ai medici; come negli ospedali i medici chirurghi non svolgono il ruolo degli O.s.s. bensì ognuno svolge il proprio compito, sarebbe assurdo pensare che una O.s.s. magari appena assunta venga portata in sala operatoria per compiere chirurgie delicatissime sui pazienti e poi il medico chirurgo venga mandato in stanza a lavare e vestire i pazienti. Ognuno deve svolgere il proprio ruolo ed è assolutamente normale. Quindi ciò che mi sembrava strano era il motivo per il quale i medici stessero compiendo azioni che generalmente venivano svolte dai Grigi e non stessero invece mandando gli operai a svolgere quei ruoli.

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Andando però ad esaminare la situazione mi resi conto che di Grigi sotto alla loro organizzazione ne restavano veramente pochi: io e Alexander li avevamo già attaccati tutti! La ragione per cui a noi inviavano scienziati, medici e militari professionisti per svolgere un ruolo così “semplice” quale l’inserimento dei chip, era proprio perché quel ruolo verso di noi non era poi così semplice. Avevamo già abbattuto così tanti individui del loro personale che non potevano più permettersi di inviare a casa nostra un infermiere umano né un Grigio operaio; perché non sarebbe tornato vivo. Dovevano inviare persone e alieni molto più che addestrati, perché agire su di noi non era facile come agire su chiunque altro. Noi attaccavamo, mentre la gente dorme. Su di noi dovettero sudare e studiarsi nuovi generi di approcci, creare nuove tecnologie e metodi più avanzati anche solo per avvicinarsi. Era interessante osservare le loro tecnologie e capire quanto in fondo si fossero spinti, pur di riuscire ad avvicinarsi a noi. I metodi di uso comune non funzionavano su me e Alexander e dovettero studiare tecnologie superiori e su misura per noi. Una di quelle tecnologie che più mi affascinò era il Portale che si apriva direttamente all’interno del letto. Ma altre seguivano immediatamente al secondo posto, come ad esempio i droni super avanzati che inviavano per osservarci a dovuta distanza nel tentativo di non farci accorgere della loro presenza. Seppure fossero tecnologie nemiche, osservarle e studiarle mi affascinava molto anche perché mi permetteva di capire fino in fondo quanto potessero spingersi in avanti con la creazione di tecnologie a cui non avresti mai pensato; eppure te le trovi davanti e non c’è modo di negarle. Parliamo ad esempio del drone che mi ritrovai in stanza e che lampeggiava emettendo una luce che sembrava fossero i flash di una macchina fotografica: i suoi movimenti sembravano quelli di una medusa quando si muove in acqua e, dalla zona della stanza in cui si trovava, scelse di fuggire via attraversando la porta di vetro anziché il muro, che era molto più vicino a lei. La ragione per cui allungò la strada pur di passare attraverso la porta di vetro e non il muro, era molto interessante: la tecnologia che avevano utilizzato per creare quel preciso drone era capace di modificare la propria materia e modellarsi a seconda dell’utilità, riuscendo come la luce ad attraversare il vetro, mentre sarebbe stato difficile per quell’oggetto volante attraversare il muro senza prima aprire un Portale. In altre parole, se quel drone avesse dovuto attraversare un muro, non avrebbe potuto senza prima creare un Portale quindi un “buco” dimensionale dal quale poter passare e scappare dalla mia stanza. Invece, per attraversare il vetro, riusciva a modellare la propria densità materiale al punto di diventare una sostanza capace di attraversare il vetro senza alcun bisogno di creare un Portale. Quel preciso drone era creato con un materiale molto interessante che era specifico per attraversare il vetro: guarda caso io finivo per abitare sempre in case in cui prevalevano le porte di vetro anche per sostituire interi muri di casa e questo era un punto a mio svantaggio. Quel drone mi ricordò tanto, a frequenza, la traccia del Mothman. Non vi era alcuna correlazione logica apparente fra i due, eppure quel drone mi faceva ricordare l’esperienze dei Mothman precedenti che erano “specializzate” anch’esse con il vetro. Al che mi chiesi se le due creazioni fossero state create dalla stessa organizzazione di Scienziati, ed era quella la ragione per cui mi tornò in mente. Premesso che, dopo le esperienze passate, il Mothman non si fece mai più vedere da me. Ciononostante quel drone, solo per un attimo, mi aveva rievocato quei ricordi. Era molto interessante scoprire che avevano utilizzato una nuova tecnologia che riuscisse ad attraversare il vetro senza più bisogno di creare Portali sui muri per spostare un oggetto materiale quale il drone. 

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Naturalmente avrebbero potuto sfruttare i droni del passato, per i quali era necessario aprire Portali fisici per riuscire a farli entrare dentro casa; ma evidentemente studiarono questo nuovo metodo sia per velocizzare il lavoro – così da non sprecare tempo ad aprire Portali fisici – sia per comodità, in quanto un drone che riesce a superare il vetro è certamente molto più veloce a fuggire nel caso di un’emergenza, piuttosto che seguire la necessità di aprire Portali. Anche perché, tenendo conto che i droni erano materiali, quando si apre una porta, essa può essere utilizzata sia da un lato che dall’altro, ciò significa che se il Portale viene aperto nella casa di una persona furba, essa potrebbe decidere di buttarsi all’interno e ritrovarsi faccia a faccia con i nemici. Devi sapere che questo accadeva molto spesso in passato, sino a pochi anni fa; per esempio quando gli alieni o i militari aprivano i Portali fisici dentro la casa di una persona, certe volte succedeva che gli animali domestici si infilavano dentro al Portale recando danno alle tecnologie degli oscuri e ai loro piani. Altre volte… alcune persone molto forti e decise si fiondavano dentro ai Portali di propria volontà per trovarsi davanti agli alieni e spaccargli la faccia. Quindi i militari umani e gli alieni, per il terrore che questo evento potesse accadere ancora, volta dopo volta iniziarono ad usare sempre meno i Portali fisici. I droni che utilizzarono di recente, in particolare quello che fuggiva compiendo i movimenti “da medusa”, si auto-pilotava attraverso l’intelligenza artificiale; ciononostante da dietro le quinte vi era sempre qualcuno che controllava, attraverso le videocamere incorporate, se tutto procedesse bene per assicurarsi che non vi fossero guasti improvvisi. In passato invece, mi capitava di incontrare droni pilotati in via remota, perciò non erano autonomi bensì venivano “telecomandati” da un alieno o un umano che si trovava nella propria base e che a distanza guidava quel drone. Già durante il 2018 notavo sempre di più come i droni pilotati in via remota stessero venendo sostituiti con i droni auto-pilotati, sicuramente per diminuire il lavoro “manuale” grazie agli aggiornamenti sulle medesime tecnologie. Riguardo a quella notte avevo diversi elementi su cui poter lavorare: il drone che compieva dei flash come fossero scatti di fotografie, che di certo non era lì solamente per scattarmi foto; ma anche il Grigio che sognai poco prima e che era con assoluta certezza connesso all’esperienza del drone. Quel Grigio era diverso da quelli visti prima: era molto più umanoide, seppure si riconoscesse subito che fosse un Grigio. Cercando la sua frequenza per attaccarlo mi resi conto che lui era un ibrido, ossia era stato creato ibridando i geni di un Grigio e di un Umano affinché avesse posseduto maggiore dimestichezza con il nostro mondo. Ciononostante non era tanto forte, ma era intelligente questo sì. Ma ancora più interessante fu scoprire, proprio attraverso di lui, cosa fosse ma soprattutto a cosa servisse quel drone-medusa. Ricordiamo che mentre sognavo il Grigio che da dietro la testa della Bigotta decideva cosa lei dovesse dire e fare – come un ventriloquo muove il suo burattino e parla attraverso la bocca del burattino – quando mi svegliai vidi realmente che era presente il drone dentro camera mia, confermando che quello precedente non era semplicemente un sogno! Questo elemento mi interessò molto e volli scoprire come i due elementi fossero collegati. Scoprii che quel Grigio, nel tentativo di programmarmi un sogno – sempre per eseguire l’ordine degli Scienziati – dovette inviarmi un drone in camera che servisse a proiettarmi addosso una sorta di Dimensione artificiale nella quale il Grigio avrebbe potuto intervenire e quindi manipolarmi; il problema per loro era che io presi velocemente coscienza, quindi anziché subire il sogno che il Grigio avrebbe dovuto farmi vivere, nel sogno stesso lo smascherai potendo scoprire che era proprio lui a stare dietro alla Bigotta per manipolarla e spingerla contro di me nella realtà. Che poi, “realtà” è un termine molto, molto complesso, quando ci troviamo davanti agli alieni che creano una realtà artificiale e te la buttano addosso rendendola più reale della realtà reale.

Fine pagina 4 su 4. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta. 

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